Dopo lo strabiliante successo dei finali mono Beltaine e dei Kent in tutte le loro versioni, il pubblico di appassionati chiedeva un amplificatore che fosse dello stesso stellare livello del preamplificatore Parsifal e del pre phono Morgana.

Dusan Klimo non si è fatto pregare e, con il suo consueto approccio contemporaneamente tradizionale e rivoluzionario, ha portato alla ribalta mondiale, dopo anni di ricerche estreme, i finali Monolith.

Anche in questo caso la massima raffinatezza, l'assoluta fedeltà timbrica e la capacità di pilotaggio erano i requisiti posti alla base del progetto.

Requisiti che, al primo ascolto di un nutrito panel di esperti giornalisti, ingegneri del suono e musicisti di altissimo livello, sono risultati ampiamente superati!

I Monolith sono finali di riferimento a valvole, a quattro telai, costituiti da una coppia di finali mono con relativa alimentazione separata.

Capaci di una potenza di 150 W. Su uno, quattro e otto Ohm!

Sono dunque finali in grado di pilotare qualsiasi diffusore, ma con la raffinatezza di un piccolo amplificatore valvolare da 30 W in pura classe A.

L'energia e la dimensione del suono di questi mastodontici amplificatori sono però paragonabili a quelle di amplificatori a stato solido con potenza superiore.

Il controllo della gamma bassa, il velocissimo impatto dei transienti, la dinamica a scala reale e un dettaglio sorprendente (anche per chi era abituato ai finali Beltaine) non lascerebbe supporre di trovarsi al cospetto di amplificatori costruiti intorno alla valvola EL 34 (considerata da molti progettisti famosi, come Frank McIntosh, Saul B.Marantz, etc, e non solo da Klimo, il pentodo più musicale.

L'incredibile resa delle armoniche, la soverchiante ariosità e la carnale ma al tempo stesso impalpabile struttura del suono indicano chiaramente che si tratta di finali a valvole appartenenti alla migliore specie, anzi forse semplicemente il migliore amplificatore valvolare mai costruito, se non fosse che questa affermazione è già stata fatta da moltissimi critici e appassionati proprio per il Beltaine...

Come sempre per Klimo il punto fondamentale dell'amplificatore è l'alimentazione.

Per i Monolith nasce l'alimentatore Spark che, oltre ad essere ospitato in uno telaio a parte, alimenta in maniera separata la circuitazione dei filamenti e quella dell'anodica per migliorare ulteriormente il rapporto segnale rumore.

Non a caso i Monolith presentano tre diversi cordoni di alimentazione uno dedicato ai filamenti, uno all'anodica e un altro al circuito di sicurezza.

Si è ottenuto così un suono più ricco armonicamente, più trasparente e con una grana assolutamente inesistente.

La messa a punto di questi finali è durata molti anni.

E' stato selezionato ogni singolo componente del circuito e la reciproca interazione di ognuno con l'altro, per un risultato che lascia senza parole.

Una coppia di Monolith può pilotare anche diffusori a bassissima efficienza ma, data l'incredibile purezza e la magia del suono, è molto adatta anche a diffusori dall'efficienza fino a 120 dB.

Con queste elettroniche Klimo, completa dunque la linea di riferimento, che comprende il preamplificatore di linea Parsifal e Atlas, il preamplificatore fono Morgana e Atlas e la coppia di amplificatori monofonici Monolith e Spark.